Obiettivi principali
Sensibilizzare i genitori sull’importanza della lettura condivisa con i bambini nella fascia 0-6 anni affinché entri a far parte dell’ambiente di apprendimento familiare
Tipologia di intervento
Gli operatori del settore socio-sanitario (pediatri, psicologi, ostetriche dei consultori o dei percorsi nascita e altri operatori), del settore educativo-culturale (educatori di nido, scuole dell’infanzia e dei servizi educativi integrativi, coordinatori pedagogici, bibliotecari), del settore dell’editoria e i volontari seguono specifica formazione (a cura del Centro per la Salute del Bambino) sui contenuti e le finalità del programma Nati per Leggere, nonché sulle modalità di sensibilizzazione delle famiglie sull’importanza della lettura nei primi anni di vita, ognuno nell’ambito della propria professionalità e del proprio ruolo. Oltre al consiglio e al supporto di queste figure professionali, i genitori e i loro bambini, insieme, hanno la possibilità di partecipare a momenti di lettura organizzati e tenuti dai volontari del programma, in diversi contesti.
Setting
I contesti coinvolti dal programma sono: ambulatori pediatrici centri vaccinali, consultori familiari, percorsi nascita biblioteche, Punti Lettura NpL, presidi NpL, nidi, scuole dell’infanzia, servizi educativi integrativi, spazi all’aperto (parchi, giardini..).
Operatori che forniscono l’intervento
Operatori socio-sanitari, educativi, culturali, volontari (che possono avere diversi background professionali)
Intensità dell’intervento (dosaggio, frequenza)
Il programma non ha un’intensità standardizzata in quanto è effettuato da persone con ruoli e formazione diversa in aree e contesti molto diversi tra loro. Si va dal messaggio trasmesso alle famiglie, magari accompagnato dal dono del primo libro o dal voucher per recarsi in biblioteca, passando per varie altre strade quali il contatto personalizzato con la biblioteca, il consiglio dato dall’educatore del nido o il momento di lettura del
Diffusione a livello territoriale e di popolazione
Programma presente a livello nazionale. In ogni regione italiana vi sono progetti locali che sono coordinati dai referenti regionali, in collaborazione con i referenti locali e con la supervisione e il supporto della segreteria nazionale.
Tipologia di valutazione (su quali indicatori è basata e chi la fa)
Gli indicatori utili per il monitoraggio e la valutazione sono sviluppati dal Centro per la Salute del Bambino, responsabile della raccolta dati sul territorio nazionale. Dando per acquisito la correlazione tra lettura condivisa ed effetti benefici a livello cognitivo e socio relazionale del bambino, come documentato dalla letteratura, la valutazione di impatto si focalizza sull’effetto del programma sulle conoscenze e le pratiche riguardanti la lettura in famiglia. Per condurre una valutazione d’impatto del programma, al di fuori di un setting formale di ricerca, vengono adottati i seguenti criteri: - adozione di una misura della pratica della lettura condivisa in famiglia nei primi anni di vita come indicatore di esito primario e utilizzo, a questo scopo, del questionario BABAR (Before and After Books and Reading, questionario elaborato negli Stati Uniti per la valutazione di analoghi programmi) - confronto tra dati raccolti in tempi diversi come proxy molto verosimile di situazioni pre e post intervento: i dati raccolti nel 2000-2001, a pochi anni dalla nascita del programma, possono essere considerati come dati preintervento; i dati raccolti tra 2003 e 2004 possono essere considerati come descrittivi della situazione a intervento in fase iniziale; nel 2019, una ricerca condotta da Save the Children in collaborazione con il CSB, ha permesso di evidenziare altri dati sulla lettura fornendo una panoramica più ampia della sua estensione nel corso degli anni - confronto fatto tra aree geografiche diverse (le diverse regioni) corrispondenti ai diversi gradi di implementazione del programma - confronti, nei limiti del possibile, tra popolazioni simili (caratteristiche socio-economiche e culturali delle famiglie, età del bambino, residenza nord, centro, sud) - utilizzo, in aggiunta all’indicatore principale, di indicatori che in modo più o meno diretto misurano lo stesso esito, essendone la premessa o la conseguenza. Ad esempio, sono state misurate in diverse indagini le conoscenze dei genitori circa i benefici della lettura precoce, l’intenzione a svolgere questa attività (ovviamente entrambi i dati vanno raccolti molto precocemente, indicativamente nel primo anno di vita), la frequenza delle biblioteche, la produzione editoriale 0-6 e il valore complessivo dei libri per l’infanzia venduti; - valutazione della coerenza complessiva tra dati e informazioni disponibili prodotte da fonti diverse con metodi diversi
Sono state effettuate inoltre valutazioni del programma, basate su diversi indicatori di esito, in singole Regioni o ambiti territoriali.